massaggi e trattamenti


Questo tipo di massaggio ha come scopo lo scioglimento delle tensioni e delle contratture. L’obiettivo infatti è quello di riportare il tono dei muscoli a un livello normale, lavorando non solo sulla contrattura con manovre specifiche, ma anche sugli altri distretti corporei che in modo più o meno diretto ne possono risentire.

Una contrattura muscolare è per definizione un fascio di fibre muscolari che rimane contratto, ovvero non rilasciato, e genera una risposta che viene avvertita come dolorosa, sia durante il movimento che da fermi.

Si localizza in distretti specifici in seguito a:

  • uso troppo intenso e/o troppo prolungato di un muscolo, che ne esaurisce le risorse metaboliche e inibisce i meccanismi di contrazione e rilassamento, indispensabili per il movimento;
  • esecuzione di un gesto brusco o l’applicazione di un carico eccessivo durante il movimento per i quali il muscolo è impreparato;
  • mantenimento di posizioni non fisiologiche per periodi prolungati, specie se non accompagnato dall’abitudine a svolgere attività fisica, o dall’esecuzione regolare di esercizi mirati a mobilizzare, distendere e rafforzare i muscoli sottoposti agli stress posturali maggiori;
  • esposizione al freddo, che può bloccare un muscolo durante l’attività a causa sia della vasocostrizione che ha come conseguenza la riduzione dell’afflusso di sangue, sia del rallentamento degli scambi di elettroliti indispensabili per la contrazione/decontrazione delle fibre muscolari.

Grazie a questo massaggio si ha un effetto benefico sull’equilibrio della forma fisica:

  • si alleviano gli spasmi muscolari;
  • si riattivano molti centri nervosi;
  • si eliminano tossine attenuando la sensazione del dolore;
  • aumenta l’ossigenazione in tutto il corpo.

Durante l’esecuzione del trattamento verranno fornite indicazioni di comportamento quotidiano atte a gestire e ridurre le occasioni di incorrere in nuovi episodi di contrattura.


E’ stato scientificamente accertato che un apporto costante ed opportunamente tarato dei massaggi effettuati nella vita agonistica di uno sportivo migliora mediamente del 10% le capacità di rendimento e abbassa la percentuale di infortuni.

La preparazione riguarda l’atleta e l’amatoriale ed è completa, ovvero sia come lavoro biomeccanico, decontratturante-tonificante dei muscoli profondi, sia nella funzionalità respiratoria e sul piano psichico.

Vengono proposte tipologie di massaggi specifiche ed eseguite tecniche diverse a seconda dell’esigenza: prima e dopo gli allenamenti, come preparazione all’attività agonistica, nell’imminenza della performance e subito dopo l’evento agonistico.

Le manovre si concentrano sulle aree del corpo che sono più utilizzate e stressate da movimenti ripetitivi, esplosivi e spesso aggressivi.

Gli obiettivi del massaggio sportivo sono:

  • promuovere la flessibilità
  • ridurre l’affaticamento muscolare
  • migliorare la resistenza
  • velocizzare i tempi di recupero
  • agevolare il drenaggio delle tossine prodotte durante lo sforzo
  • ridurre il rischio di infortuni
  • preparare la muscolatura agli allenamenti o competizioni successive
  • aiutare a recuperare la funzionalità muscolo-meccanica togliendo i doms (delayed onset muscle soreness)

Il trattamento può essere effettuato ogni settimana oppure può essere sistematico quanto l’allenamento. In ogni caso è sempre meglio regolarsi in base al programma di allenamento, al livello di attività e di intensità degli esercizi ed in accordo con il preparatore fisico e atletico.


E’ un massaggio adatto a persone di tutte le età che vogliono mantenersi giovani: tonifica e rassoda la pelle con progressivo e benefico effetto “antiage”.

Interessa soprattutto gli inestetismi cutanei e sottocutanei quali il tessuto connettivo derma e ipoderma.

Viene spesso utilizzato per trattare soggetti con zone cutanee che manifestano mancanza di tono o gonfiore e compattezza della pelle soprattutto nei tessuti molli e spugnosi.
Dà un benefico risultato su soggetti stanchi con cute lassa che, col trattamento, viene distesa e tonificata.
Il massaggio si avvale di tecniche eseguite con manovre alternate veloci, medie e delicate, che hanno come finalità la riattivazione della microcircolazione sanguigna e linfatica, oltre che la riossigenazione dei tessuti superficiali, con conseguente miglioramento della tonicità.


Il ristagno di liquidi è un ’infiammazione del tessuto connettivo. Può verificarsi in seguito a problemi ormonali, ad una alimentazione non corretta, scarsa attività fisica, tessuti non ben ossigenati o cattiva circolazione del sangue.
Queste tecniche drenanti aiutano a rimuovere i ristagni di liquidi presenti specialmente negli arti, inferiori e superiori.

La pressione dei movimenti lenti e ritmati, con cui vengono eseguite alcune manovre, danno risultati eccellenti, migliorando la microcircolazione e quella linfatica e soprattutto riducendo il gonfiore dovuto alla ritenzione idrica.

A seconda delle esigenze si eseguono diverse tecniche di massaggio.

Generalmente è necessario eseguire cicli di almeno 10 massaggi con una frequenza di 2 alla settimana per 5 settimane e a seguire, come mantenimento, 1 alla settimana per almeno 4/5 settimane.
I miglioramenti sono sempre soggettivi, ma spesso potrebbero essere sufficienti anche solo 5/6 massaggi se si aggiungono alcuni semplici accorgimenti quali l’aumento del consumo di acqua e dell’attività fisica e il miglioramento dell’alimentazione.


E’ uno splendido massaggio per la donna in dolce attesa, migliora la circolazione, favorisce il drenaggio dei liquidi, rilassa le tensioni muscolari e agisce sull’umore. Indicato per i dolori alle gambe, i gonfiori, mal di schiena, riduce l’ansia e migliora il sonno.

La gravidanza è un periodo speciale per una donna: nove mesi in cui avviene uno scambio continuo con il bambino in grembo.

Il peso stesso della pancia contrasta il ritorno venoso, creando gonfiore e pesantezza agli arti inferiori, con il rischio di provocare problemi circolatori.

Lo stesso può generare anche un aumento dell’iperlordosi lombare, favorendo potenzialmente l’irrigidimento muscolare, crampi e dolori alla schiena.

La pelle del ventre, sottoposta ad una notevole trazione, se non ben elasticizzata, rischia inoltre di riportare smagliature.

Il trattamento agli arti superiori ed inferiori consiste in una serie di manovre molto delicate e ripetute che facilitano lo scorrimento della linfa. Dopo il massaggio, le gambe risulteranno incredibilmente leggere, sensazione dovuta al miglioramento della circolazione. Questa tecnica è consigliata anche nel periodo post parto per eliminare i liquidi in eccesso lasciati dalla gravidanza.

Il trattamento, invece, a livello della schiena consiste in manovre che aiutano a togliere le tensioni muscolari accompagnate da una educazione respiratoria diaframmatica e tecniche di stretching.
Recenti studi hanno mostrato anche l’efficacia del massaggio nel miglioramento generale dell’umore, con diminuzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumento dei livelli di ormoni del benessere come serotonina e dopamina.


Certe emozioni, preoccupazioni e stati d’animo hanno ripercussioni sui visceri così come una respirazione scorretta, postura errata, alimentazione poco sana, stile di vita poco fisiologico.

La profonda interconnessione presente tra le varie parti del nostro organismo, sia a livello biochimico sia quello fisico, fa sì che il massaggio viscerale possa contribuire al miglioramento di diverse problematiche di tipo organico: digestive, urologiche ginecologiche, respiratorie, ecc.

Sotto stress il sistema nervoso ortosimpatico dirotta il sangue in distretti corporei atti ad affrontare la situazione di “lotta e fuga”, i visceri ricevendo meno nutrimento e ossigeno, a lungo termine, possono andare incontro a reazioni infiammatorie.


Il massaggio cranio-sacrale è una tecnica di massaggio olistico che prevede un tocco molto leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale, alla ricerca di un “contatto” con il ritmo cranio-sacrale che va assecondato e stimolato.
Grazie ai vari collegamenti tra i sistemi che regolano il funzionamento dell’organismo, il massaggio è in grado di apportare benefici a tutti i livelli: da semplice trattamento antistress (in grado di riequilibrare la rigidità muscolare e migliorare la respirazione) a rimedio in molti casi di dolori alla schiena, traumi e problemi dell’articolazione temporo-mandibolare e perfino in fase di infiammazione o dolore acuto.

Può essere praticato sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza (trascorsi i primi 90 gg).


Un muscolo contratto può, nel tempo, cronicizzare e divenire meno elastico, più rigido alla palpazione e non essere più in grado di svolgere come prima la sua attività limitando le articolazioni di svolgere movimenti specifici. Soprattutto in queste zone di tessuto muscolare, o nella fascia ad esso associata, possono crearsi dei punti di tensione detti trigger points. Tali punti di tensione rischiano di provocare sia debolezza muscolare, sia un vero e proprio dolore determinando limitazioni nel movimento.

Ci possono essere due tipi di Trigger Points:
ATTIVI: provocano dolore, non solo alla palpazione.

LATENTI: sono più comuni e possono “rientrare” negli schemi di contrattura muscolare che definiscono la postura della persona. I Trigger Point latenti possono diventare attivi in modo diretto, tramite un’azione svolta in modo eccessivo, troppo ripetuto, un trauma, o in modo indiretto, quando il muscolo interessato viene lasciato in stato di accorciamento per periodi troppo prolungati.

Attraverso la palpazione si individua la rigidità localizzata nella zona prossima o corrispondente alla sede del trigger point e quindi si esegue una digitopressione. La pressione viene esercitata sul punto stesso per circa 20 secondi, poi viene seguita da manovre atte a decontrarre la parte fasciale irrigidita.


Il Taping muscolare detto cerotto muscolare è una tecnica non invasiva, non farmacologica basata sui processi di guarigione naturale del corpo.

Questa metodica si basa sull’applicazione di cerotti di cotone, senza rilascio di alcun principio attivo, che producono effetti sull’attivazione neurologica dei muscoli, sul sistema circolatorio, sulla postura e sulla funzione propiocettiva.

I muscoli infatti, oltre alla loro funzione meccanica, svolgono un ruolo centrale per la circolazione venosa e linfatica e per la termoregolazione. Attraverso questo bendaggio elastico è possibile facilitare ed aiutare i muscoli, i vasi e le articolazioni a svolgere le proprie funzioni in maniera ottimale.

bendaggi

Questa tecnica si propone di preservare singole strutture muscolo-tendinee e di prevenire da traumi le articolazioni senza limitare la fisiologica meccanica di movimento.
Nel bendaggio vengono utilizzate bende adesive estensibili ed inestensibili opportunamente combinate.